Ieri pomeriggio, mentre stavo lavorando al mio Mac, mio padre mi chiama dall’Italia e mi dice qualcosa. La comunicazione è disturbata e mentre gli chiedo di ripetere, il mio cervello elabora ciò che aveva appena sentito e comprende il messaggio, nonostante il disturbo: “è morto Steve Jobs”. Nella frazione di secondo che passa tra la mia richiesta di ripetere quanto detto e la ripetizione del messaggio, la mia mente grida: “ti prego, fa che non sia vero, fa che io abbia capito male”. Ma inesorabilmente le stesse parole dette un secondo prima si ripetono e questa volta non c’è disturbo che tenga: “è morto Steve Jobs”.
E’ stato un colpo fortissimo per me. Fan Apple da quando ero piccolo, ricordo ancora quando mio padre mi fece vedere il suo Mac Plus in ufficio. Grazie ad Apple e a Steve Jobs ho conosciuto una marea di cari amici e ho passato ore interminabili a studiare, lavorare, giocare con il mio fido Mac e con tutte quelle altre meraviglie che Steve è stato capace di creare nel corso degli anni.
Milioni di persone si sono rivolte alla Rete per manifestare il proprio dolore, la propria frustrazione e la loro sofferenza per questa incredibile perdita. Mentre però leggevo il blog del mio caro amico Federico, mi è venuto un flash e all’improvviso mi è tornato il sorriso sul viso. Nessuno di noi sa bene cosa sia la morte, cosa ci sia e se ci sia qualche cosa dopo questo evento. Nessuno per ora è riuscito a sconfiggere la morte e tutti, anche i più grandi della Terra, hanno dovuto accettare questa cosa contro la quale nessuno può nulla. Ciò in cui credo mi dice che la morte non è la fine e che tutto continua. Per questo mi è venuto il sorriso sul viso. Perché se tutto veramente continua, allora penso di sapere cosa sta succedendo in questo momento, penso di sapere cosa sta facendo Steve proprio ora. Immagino che la notizia della sua morte sia arrivata velocemente anche in Paradiso (altro che Twitter, lì hanno il vero real time). Se è vero, allora sono sicuro che una persona di mia conoscenza si sarà fiondata ad accogliere Steve al suo arrivo nel nuovo mondo. Se è vero, allora penso proprio che in questo momento Steve e il mio caro amico, mai dimenticato, ClaZ siano in questo momento in un garage (tinto di bianco e tutto splendente) a progettare insieme la nuova Apple che verrà. ClaZ come novello Steve Wozniak sono sicuro che darà a Steve il contributo tecnico di cui ha bisogno.
Non mi stupirei di vederli tornare tutti e due sulla Terra durante uno dei prossimi keynote di Apple, per annunciare la loro nuova creazione, lo stupendo iLive. Allora sì, potremo dire che qualcuno sarà riuscito a sconfiggere la morte e non ci sorprenderemo che sia stato proprio Steve (con il grande ClaZ) a farlo.